domenica 22 ottobre 2017

Le regole del Trader Samurai














"Le regole del Trader Samurai sono semplici:

- Compera quando la marea sale;
- Vendi quando la marea scende;
- Quando sei indeciso, semplicemente, attendi.


L'insidia di voler teorizzare i movimenti azionari è
grande quanto la tentazione di volerli banalizzare.
Operare in borsa non è un gioco, ma è un lavoro in
tutto e per tutto, per il quale è necessario avere una
volontà incrollabile, oltre al tempo, al denaro e a una
buona preparazione teorica accompagnata da una
corroborata esperienza personale.
Quest'ultima permette l'aggiornamento delle teorie
che forniscono costantemente nuovi spunti per altre
esperienze. Si avvia così un sistema di reciproco
perfezionamento, sia delle teorie stesse che dei
risultati.
Diviene necessario che ogni trader professionista
trovi la propria strada. Ci sono decine di tecniche e
teorie diverse, spesso in contrapposizione tra loro, e
se conoscerle tutte è importantissimo, sceglierne una
è vitale.
La ripetitività dei comportamenti umani gioca a
favore del trader attento ai minimi cambiamenti,
occorre trasformare la conoscenza in consapevolezza.
Il nemico peggiore per un Trader Samurai è la paura,
capace di governare le azioni e di soggiogare la
volontà. Solo agendo senza paura si acquisisce la
necessaria visione neutra.
La paura della perdita paralizza la mano, offusca la
mente, annebbia la vista. Non si gestisce un trade ma
lo si governa con la speranza.

Il trading è guerra. E la guerra per essere vinta
richiede mezzi, tecniche, tattiche e molto pelo sullo
stomaco. Ogni guerra porta con sé un pesante carico
di sofferenza, di ferite, di morte. Vittoria o sconfitta.
Profitto o perdita. Gestione professionale o casualità.

L’EGO, quando è causa di grosse perdite, indica
anche il responsabile. Si chiama SFORTUNA, ma
non credetegli, è un complice dell’EGO. La sfortuna
non esiste. Ognuno è fabbro del proprio destino e
questo, in cuor suo, l’EGO lo sa benissimo.
Le tecniche di trading sono secondarie, il nemico da
conoscere e da combattere è dentro di noi, è il nostro
EGO che bisogna riuscire a separare da ogni
operazione di borsa.

La paura governa le azioni. Paralizza davanti ai
monitor rendendo passiva la gestione del trade. Che
si vinca o che si perda si trema. Per la perdita del
capitale o per la perdita del profitto"."Le regole del Trader Samurai sono semplici:

- Compera quando la marea sale;
- Vendi quando la marea scende;
- Quando sei indeciso, semplicemente, attendi.


L'insidia di voler teorizzare i movimenti azionari è
grande quanto la tentazione di volerli banalizzare.
Operare in borsa non è un gioco, ma è un lavoro in
tutto e per tutto, per il quale è necessario avere una
volontà incrollabile, oltre al tempo, al denaro e a una
buona preparazione teorica accompagnata da una
corroborata esperienza personale.
Quest'ultima permette l'aggiornamento delle teorie
che forniscono costantemente nuovi spunti per altre
esperienze. Si avvia così un sistema di reciproco
perfezionamento, sia delle teorie stesse che dei
risultati.
Diviene necessario che ogni trader professionista
trovi la propria strada. Ci sono decine di tecniche e
teorie diverse, spesso in contrapposizione tra loro, e
se conoscerle tutte è importantissimo, sceglierne una
è vitale.
La ripetitività dei comportamenti umani gioca a
favore del trader attento ai minimi cambiamenti,
occorre trasformare la conoscenza in consapevolezza.

Il nemico peggiore per un Trader Samurai è la paura
,
capace di governare le azioni e di soggiogare la
volontà. Solo agendo senza paura si acquisisce la
necessaria visione neutra.
La paura della perdita paralizza la mano, offusca la
mente, annebbia la vista. Non si gestisce un trade ma
lo si governa con la speranza.

Il trading è guerra. E la guerra per essere vinta
richiede mezzi, tecniche, tattiche e molto pelo sullo
stomaco. Ogni guerra porta con sé un pesante carico
di sofferenza, di ferite, di morte. Vittoria o sconfitta.
Profitto o perdita. Gestione professionale o casualità.

L’EGO, quando è causa di grosse perdite, indica
anche il responsabile. Si chiama SFORTUNA, ma
non credetegli, è un complice dell’EGO. La sfortuna
non esiste. Ognuno è fabbro del proprio destino e
questo, in cuor suo, l’EGO lo sa benissimo.
Le tecniche di trading sono secondarie, il nemico da
conoscere e da combattere è dentro di noi, è il nostro
EGO che bisogna riuscire a separare da ogni
operazione di borsa.

La paura governa le azioni. Paralizza davanti ai
monitor rendendo passiva la gestione del trade. Che
si vinca o che si perda si trema. Per la perdita del
capitale o per la perdita del profitto".

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